QUELLA VISITA DELL’URNA

Sono Albino, di Civitanova Marche (Macerata), la città dove nacque Agnese, la mamma di san Gabriele e dove poi lei si sposò con Sante Possenti. La mia devozione a san Gabriele risale a molti anni fa, quando io e alcuni miei familiari ci recammo al santuario per pregare e affidargli la vita di un nostro giovane gravemente malato. Quella volta le nostre preghiere furono ascoltate e il nostro caro riacquistò la salute. Nel 2003 mi ammalai gravemente di tumore e di nuovo mi rivolsi con le preghiere a san Gabriele.

Ma nel 2006 la mia situazione si aggravò fino al coma e, quando sembrava non ci fosse più nulla da fare, le mie preghiere e quelle dei miei familiari furono di nuovo ascoltate. Ricordo ancora il giorno della venuta dell’urna di san Gabriele a Civitanova Marche, era l’8 giugno 2006. Ricordo soprattutto la sua visita alla clinica Villa dei Pini. Io ero stanco, senza forze, debilitato dalla malattia, ma sorretto dai miei familiari mi alzai dal letto e mi affacciai alla finestra. Un fiume di persone seguiva l’urna del santo, io mi commossi, piansi e di nuovo mi affidai a lui.

Da quel giorno le mie condizioni andarono via via migliorando e i miei familiari si recarono di nuovo al santuario per ringraziare per quanto il santo aveva potuto fare. Oggi sono ancora qui a vivere la mia vita e la mia malattia, lottando per la salute e pregando sempre per avere quella serenità che solo la fede può darci.