Dal guscio dei crostacei un biomateriale per riparare le lesioni nervose. È quanto si prefigge un progetto di ricerca, coordinato dall’Hannover Medical School in collaborazione con l’università di Torino e finanziato dall’Unione Europea, che si concluderà nel 2015. Lo studio coinvolge le imprese biotech e centri di ricerca di sei paesi diversi: le protesi nervose in chitosano sono un’alternativa molto promettente, permettono infatti di evitare l’autotrapianto fornendo alle fibre nervose un tunnel attraverso il quale ricrescere. Queste protesi hanno inoltre il vantaggio di essere stabili, biologicamente compatibili, facili da suturare chirurgicamente e biodegradabili nel medio periodo.
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