EMIGRANTI IN FESTA CON SAN GABRIELE

La Porta degli emigrati splende, scintillante nel suo bronzo dorato finemente patinato, nella navata ovest del nuovo santuario di san Gabriele. Nuova “Porta del paradiso” del terzo millennio, l’opera, realizzata dallo scultore marchigiano Paolo Annibali (con la collaborazione di Luca Farina, un giovane artista di Campli, Te), ricorderà per sempre il profondo legame tra san Gabriele e le migliaia di emigrati abruzzesi partiti per terre lontane in cerca di nuova vita, magari con il cuore spezzato, ma con la nostalgia attenuata dalla devozione al santo protettore, certi che anche lontano dalla patria li avrebbe aiutati. E la riconoscenza degli emigrati non è mancata. Da anni nei vari continenti gli emigrati abruzzesi (e non solo) celebrano la festa del loro protettore san Gabriele. Da Sydney a Montreal, Calgary, Winnipeg, da Brisbane a Philadelphia, Baltimora, Boston, da Adelaide e Perth a Caracas, da Melbourne a Toronto, Vancouver, Edmonton, da Buenos Aires a Hamilton, Ottawa, Québec, da Santiago del Cile a Montevideo, per finire a Liegi, Maurage e Dour in Belgio, solo per citare alcuni nomi. In molte città del mondo san Gabriele è conosciuto grazie alla grande fede e devozione degli emigrati abruzzesi. Si tratta di feste solenni, cui spesso partecipano anche i confratelli di san Gabriele dall’Italia. E il ricavato di queste feste viene inviato ogni anno al santuario per le varie opere da realizzare. E finalmente, dopo vari anni, le offerte degli emigrati hanno permesso anche la costruzione della grande “Porta degli emigrati”, innalzata quasi come un gigantesco ex voto per ringraziare il santo. Alla realizzazione ha voluto contribuire anche Deno Melchiorre, un emigrato abruzzese residente a Chicago, ma molto legato al santuario. La Porta misura metri 4×5 per un totale di 20 mq di superficie. Ha un peso di 60 quintali. È stata fusa in bronzo a “cera persa” nel 2013 dalla ditta Efesto di Staffolo (An), mentre l’intelaiatura in metallo è stata realizzata dalla Coimo di Monsano (An). In essa compaiono 21 figure, modellate a tutto tondo, così da infondere all’impianto forza plastica e vigore scultoreo. La Porta presenta otto episodi, oltre al grande gruppo centrale del santo attorniato da giovani. “La Porta degli emigrati – spiega lo scultore Annibali – cerca di fondere valori di una cultura prettamente devozionale con valori estetici della contemporaneità. Il sentimento della devozione nasce dal bisogno di consolazione, dalla necessità e urgenza di compensare il senso di incompletezza, ma anche per ricevere un aiuto spirituale, e non solo, da parte del santo. Ho pensato così di ispirarmi alla forma di un comune ex-voto, un cuore di metallo, più o meno prezioso, spesso presente in numerose copie in tutti i santuari. L’ho ingigantito portandolo ad una grandezza tale da fornire l’intero impaginato della porta, così da diventare un gigantesco ex-voto, dono al santo da parte della devozione popolare. Il perimetro del cuore è costituito da mazzi di gigli che, innalzandosi, formano le curve dello stesso. In alto, dirigendosi verso la statua del santo, si incurvano in prossimità dell’incontro con san Gabriele. Il santo domina tutta la composizione ed è innalzato in un momento di estasi: attorniato da due ali di giovani forma una croce umana diventando il simbolo dei passionisti. All’interno del cuore sono collocate in maniera sintetica storie di diversa natura in riferimento al mondo dell’emigrazione abruzzese, ad alcuni miracoli del santo (il primo miracolo del 1892 e il miracolo di Lorella Colangelo del 1975) e agli alpini (che con il santo hanno un legame che affonda le radici agli inizi del Novecento). In alto si compone la celebre frase del santo tratta da una lettera al padre La mia vita è una continua gioia, la contentezza che io provo è quasi indicibile… Non cambierei un quarto d’ora di questa vita. In basso risalta una scritta in latino che richiama il simbolo dei passionisti e di san Gabriele”. Insomma, la Porta degli emigrati, inaugurata il 2 marzo 2014, è il giusto ringraziamento che il santuario ha voluto offrire a tutti coloro che nel mondo hanno diffuso la devozione al santo dei giovani e santo dei miracoli. E per tutti, in particolare per gli amici emigrati, la Porta sarà sempre aperta.

PAOLO ANNIBALI Nato a San Benedetto del Tronto (Ap) nel 1958 dove vive e lavora. Insegna presso il locale liceo scientifico Benedetto Rosetti. Come scultore, oltre a numerosissime mostre personali e collettive, si dedica alla realizzazione di opere d’arte sacra e a destinazione pubblica in contesti architettonici e urbani. Tra l’altro Annibali ha realizzato in bronzo la grande Porta della cattedrale di Jesi (An), altre porte di chiese a San Benedetto del Tronto, Macerata, Fiesole (Fi), Pratovecchio e Stia (Ar), Amatrice (Ri), l’ambone della cattedrale di Fiesole e vari monumenti civili. Negli anni ha partecipato a numerose mostre collettive, tra cui la Biennale di Venezia e la Biennale d’arte sacra di San Gabriele, e mostre personali a Napoli, Jesi e Roma.

ELENCO DONATORI

•Deno Melchiorre, Chicago, Usa (in memoria dei genitori Michele e Gaetana Mercante).

•Australia: Associazione San Gabriele, Adelaide; Associazione San Gabriele, Brisbane; Associazione San Gabriele, Melbourne; Associazione San Gabriele, Perth; Comitato San Gabriele, Sydney; Abruzzi Sport Club, Sydney.

•Canada: Associazione San Gabriele, Montreal; Associazione culturale Penne e paesi d’intorno, Hamilton; Associazione Abruzzesi, Calgary; Associazione amici Abruzzesi di Winnipeg; Associazione degli Abruzzesi, Edmonton; Associazione San Gabriele dell’Addolorata, Quebec; Associazione San Gabriele, Vancouver; Centro Abruzzese Canadese, Ottawa; Circolo Abruzzese, Vancouver; Club della valle del Sangro, Mississauga; Comitato donne San Gabriele, Winnipeg; Comitato parrocchiale abruzzese San Domenico Savio, Montreal; Comitato San Gabriele, Toronto; Comunità Carapellese Greater Toronto; Famiglia Abruzzese, Montreal; Federazione Abruzzese Distretto di Hamilton; Lega Italica d’Abruzzi, Etobicocke.

•Usa: Associazione San Gabriele, Philadelphia; Società di San Gabriele, Baltimora.

•Venezuela: Associazione Abruzzesi, Caracas; Associazione San Gabriele, Caracas e Valencia; Tendopoli San Gabriele, Venezuela.

•Argentina: Associazione A.R.A.A, Buenos Aires; Emigrati Abruzzesi, Buenos Aires.

•Belgio: Associazione Culturale Regionale “I Fiori d’Abruzzo”, St. Nicholas – Liege; Associazione Emigrati Acraeb, Maurage; Emigrati Abruzzesi, Dour.